24 maggio 2015

- Nessun senso -

Non ha nessun senso
ah!
però non sono precisamente
le cose che non ne hanno
quelle che soddisfanno di più  
eh!
Non ha nessun senso

21 maggio 2015

- Guardo i dettagli -

Guardo i dettagli.

Mi faccio un'idea globale però quello che veramente richiama la mia attenzione sono i dettagli.

Sono le ore 10 e 45. Vabbè. Però come si muove la lancetta dei secondi, che rumore fa, come cambia l'angolo che fa con le altre lancette. Acuto. Retto. Ottuso. Piatto. Ottuso. Retto.

Guardo i dettagli. Guardo i particolari. Altrimenti sarei morta di noia.

20 maggio 2015

18 maggio 2015

- Un taccuino con la copertina rossa -

Ho un taccuino con la copertina rossa
dove vive, 
dietro una calligrafia serena,
quello che ragionoinvento.

Ho un taccuino con la copertina rossa
dove si nasconde 
a margine di ogni pagina
quello che mi spaventa.

Ho un taccuino con la copertina rossa
dove abita 
solo in qualche parola
quello che ti spaventa.

Ho un taccuino con la copertina rossa
eccolo
eccolo



17 maggio 2015

- Il dramma della cipolla -

Siccome quando taglio le cipolle non posso evitare di piangere, approfitto per pensare a tutti i mali del mondo. Così do un senso a quelle lacrime.

Stamattina mentre ne tagliavo una ho ricordato quelli dischetti dove tenevo i compiti... Ho pensato a tutti i dischetti... Alla sua estinzione. E ho pianto molto.

Ah il dramma della cipolla!

14 maggio 2015

7 maggio 2015

- Ne sono consapevole. Ne sono convinta. -

Da quando ho cominciato ad imparare l’italiano (7 mesi fa) mi sono accorta che quello non era soltanto una questione d’apprendimento, bensì d’amore, ammirazione e passione per la lingua italiana. Non mi bastavano le 4 ore di lezioni alla settimana. Quando arrivavo a casa avevo solo voglia di vedere serie e film italiani. Passeggiavo solo con la compagnia di Tricarico, Tony Renis, Mina, Caterina Caselli, L'Orso, Jocelyn Pulsar, Baustelle... 

Un bel giorno di febbraio ho cominciato a scrivere, pensare e sognare in italiano. Ora il primo corso sta per finire e non mi sento pronta ad accomiatarmi, però, so almeno, che il mio rapporto con l’italiano non si fermerà neanche un maledetto giorno. Ne sono consapevole. Ne sono convinta. Continuerò a leggerlo, a guardarlo, ad ascoltarlo, a scriverlo, a sognarlo, a viverlo, a desiderarlo, ad accarezzarlo, a lasciarmi accarezzare da lui.

In realtà non è stato un corso facile, mi sono trovata troppa gente squallida, però decido di scordarmene. Le ricorderò semplicemente come "le mie care fan". Quello che sono se tralasciamo l'invidia. Huhu. 

Spero che il prossimo corso sia stimolante per me, che le lezioni costituiscano una sfida e che la gente non mi faccia perdere la fede nell'umanità... Se non, avrò sempre il mio proprio metodo. Quel che pratico senza appena rendermi conto.