7 maggio 2015

- Ne sono consapevole. Ne sono convinta. -

Da quando ho cominciato ad imparare l’italiano (7 mesi fa) mi sono accorta che quello non era soltanto una questione d’apprendimento, bensì d’amore, ammirazione e passione per la lingua italiana. Non mi bastavano le 4 ore di lezioni alla settimana. Quando arrivavo a casa avevo solo voglia di vedere serie e film italiani. Passeggiavo solo con la compagnia di Tricarico, Tony Renis, Mina, Caterina Caselli, L'Orso, Jocelyn Pulsar, Baustelle... 

Un bel giorno di febbraio ho cominciato a scrivere, pensare e sognare in italiano. Ora il primo corso sta per finire e non mi sento pronta ad accomiatarmi, però, so almeno, che il mio rapporto con l’italiano non si fermerà neanche un maledetto giorno. Ne sono consapevole. Ne sono convinta. Continuerò a leggerlo, a guardarlo, ad ascoltarlo, a scriverlo, a sognarlo, a viverlo, a desiderarlo, ad accarezzarlo, a lasciarmi accarezzare da lui.

In realtà non è stato un corso facile, mi sono trovata troppa gente squallida, però decido di scordarmene. Le ricorderò semplicemente come "le mie care fan". Quello che sono se tralasciamo l'invidia. Huhu. 

Spero che il prossimo corso sia stimolante per me, che le lezioni costituiscano una sfida e che la gente non mi faccia perdere la fede nell'umanità... Se non, avrò sempre il mio proprio metodo. Quel che pratico senza appena rendermi conto.

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